Vi ricordate ?
Sicuramente ...
PROVO A CHIEDERE AIUTO ad Internet aprendo un blog per cercare di interessare qualcuno piu’ deciso di me a seguire la pista che dó attraverso la lettura di un racconto basato sui miei ricordi, analisi e situazioni vissute, intorno al caso piu’ eclatante degli ultimi 40 anni della nostra storia italiana.
Quando piu’ mi sento vicino alla soluzione, mi faccio assalire da timori fondati che smorzano l’euforia di un momento trasformandola in patema d’animo, oserei dire paura di non sapere come districarmi dalle conseguenze che questa irrisolta problematica porta con se.
Le prove da me raccolte e ben esposte nel libro scritto da A.M. HART (1), sono tante e i fatti troppo coincidenziali, che mi obbligano ad uscire allo scoperto, a lasciare da parte i timori ed affrontare tutte le conseguenze che ne deriveranno, pur di muovere l’acqua con la speranza che davvero qualcuno sinceramente interessato alla verità, prenda sul serio le piste che do’ nel contenuto del libro e scavi finalmente per la prima volta in profondità, per portare alla luce la tanto anelata verità che permetta di mettere il cuore in pace a tanta gente e di riaccreditare tutte quelle persone, non colpevoli dei fatti, i quali soffrirono il martirio delle tante e inutili ingiustizie.
Già il timore di essere preso per un mitomane non lo tengo piu’, io mi presento per mezzo della scrittrice, che dopo aver preso a cuore il mio dramma, ha deciso di esporre tutte la ragioni che mi portarono a credere che il mostro di Firenze era il mio amico e anche se nel libro uso uno pseudonimo, tutte le altre circostanze sono reali, per cui per i piu’ interessati sarà cosa facile scoprire la mia identità.
Negli ultimi sei mesi ho tergiversato, ho perso un tempo prezioso credendo trovare qualche appoggio in persone addette ai lavori della editoria italiana, ma ahimè senza nessun successo, ho scritto a Lucarelli del programma “ Blunotte” ma non ho avuto nessuna risposta, ho scritto a Spezi stesso, pero’ senza esito. Sicuramente se avessi scritto alla Magistratura Fiorentina, al commissario Giuttari, avrei avuto noie ma anche risposte, ma ascoltando i consigli di chi se ne intende, i quali mi dicevano di non fare passi falsi, titubante facevo sempre marcia indietro.
Puo’ darsi che faccia centro o puo’ darsi che no, pero’ é indispensabile che si faccia luce sul caso seguendo la mia pista.
La scrittrice è coinvolta in parte con me per essere stata testimone diretta nel lontano 1991 di un fatto che potrebbe avere molta rilevanza per la soluzione del caso, il quale è rivelato nelle pagine del libro.
Il libro, di cui troverete alcuni brani qua sotto, è protetto dal Registro De la Propiedad Intelectual de Venezuela :
“Pero' devi convenirne con me che è strano quello che vedevamo quando tu ci portavi dalla nonna, stava sempre scavando buche nel suo giardino e mai è cresciuta una pianta!”
.../...
Una di queste pallottole era conficcata nella traversa bassa, degli stipiti di legno della sua unica finestra.
Come disse lui : fú una prova per vederne gli effetti dell’impatto e per sentirne il rumore.
E' una ferma convinzione mia, che uso' al massimo 67 colpi in tutta la storia di quella pistola durante il periodo che la tenne.
“Che fine avrá fatto?”
(1) Ana Maria HART - El Amigo del Monstruo
Molto interessante. Ci sarebbe una pista non sfruttata ?!
RépondreSupprimerChe cosa intende lei per "Provo a chiedere aiuto" ? Come la possiamo aiutare in modo concreto ?
CM
Certamente, la mia.
RépondreSupprimerMi potete aiutare in due modi:
1) aiutarmi a trovare un editore il quale faccia sua la mia storia senza timori, dentro il mio libro do la pista per giungere alla fine di un indagine che io interruppi quando scoprí che il mio amico era morto nel 2005.
2)La cosa si complicó ed io non volevo fare dei passi falsi, peró scopríi che le sue povere cose l'avevano portate in un deposito Asl di Lucca. Era quasi un indigente anche se laureto in medicina.
Credo di avere il 99,9% delle prove, peró per quel 0,1% che mi manca, potrei essere tacciato di mitomania, per questo mi ci vorrebbe qualcuno che mi aiutasse a rovistare tra i cartoni che dovrebbero stare in un magazzino ASL, come mi dissero alcuni vicini, testimoni del trasloco da parte del'ASL, dentro ci dovrebbero essere le prove mancanti.
MI SONO SCORDATO DI SCRIVERE UNA COSA IMPORTANTE NEL COMMENTARIO PRECEDENTE:
RépondreSupprimerLE MIE INDAGINI LE COMINCIAI A FARE L'OTTOBRE SCORSO E IN QUELLA OCCASIONE SCOPRÍI CHE IL MIO AMICO ERA MORTO NEL 2005
E secondo lei, chi potrebbe andare a rovistare questi cartoni ?
RépondreSupprimerBuongiorno,
RépondreSupprimera dir la verità non ci ha detto poi molto...
Mi scusi se sono un po' brutale, ma tutto questo sembra essere più che altro il tentativo di fare del marketing ad un libro, cioè un'operazione commerciale.
Se vuole avere credibilità, deve fornire altri e più importanti elementi e consentire delle verifiche.
Se vuole mi contatti anche privatamente:
11settembre2001(at)gmail.com
Grazie
Certamente mi interessa anche che esca il mio libro e soprattutto che qualcuno non mi rubi o manipoli la mia storia. E´una storia molto delicata ed io non sono abituato a fare il pagliaccio, se ho scelto questo mezzo d'informazione é per muovere l'acqua, per trovare qualcuno che seriamente voglia cercare di arrivare fino in fondo. Ho cercato contatti sempre senza essere troppo esplicito e capisco anch'io perfettamente che cosí é difficile farsi prendere sul serio, la mia prudenza e' dettata dal timore di sbagliare gli approcci.
RépondreSupprimerSe veramente vuole saperne di piú mi metta in condizione di aver fiducia in lei. E' una veritá sacrosanta che cerco aiuto per incontrare le ultime prove.
Quel signore era un mio grande amico, nel 91, insieme a mia moglie a casa sua, lui mi fece vedere una Beretta 22, corredata da due scatoline, una vuota ed una piú o meno con un terzo di pallottole ancore inesplose, non ci feci caso piú di tanto perché sapevo che amava le armi per collezionarle, le trattava non come oggetti, ma come se fossero vive. Io vivevo all'estero e per niente seguivo le vicende italiane, voglio dire che non avevo ancora sentito parlare del mostro di Firenze, peró 17 anni dopo mi ritrovai con una busta piena di fotocopie, in poche parole il suo curriculum, del quale andava fiero di mostrarlo all'unico amico vero della sua povera esistenza.
Successe qualcosa che mi fece tremare le budella e stare male, cominció allora a prendere forma nella mia testa che lui poteva essere quello di cui tanto si parlava, fui a cercarlo e scopríi che nel frattempo era morto. Volevo sapere la veritá, volevo togliermi ogni dubbio.... eccetera....
Ha ragione lei, non ho bisogno di un tecnico, ho bisogno di un investigatore con i c...
NEL 67 SI ISCRISSE A MEDICINA ALL'UNIVERSITÁ DI PISA, VOLEVA DIVENTARE GINECOLOGO. NEL 78 TORNÓ A ISCRIVERSI E FECE ANATOMIA PATOLOGICA NEL 79,8O. NEL 1985 SI LAUREÓ E NEL 1991 SI ISCRISSE A OSTETRICIA. PER MANTENERSI AGLI STUDI DALL'83 LAVORÓ COME AUTISTA D'AMBULANZA NELLA MISERICORDIA. NACQUE NEL 38 E MORÍ COME INDIGENTE NEL 2005, NON LASCIA EREDI NE PARENTI
RépondreSupprimerSE MI DIMOSTRATE CHE SIETE VERAMENTE INTERESSAti ad andare avanti, prendetemi sul serio, se no continueró da solo.
vivo nella giungla e non ho accesso A INTERNET, PER RISPONDERVI DEVO FARE PIÚ DI 80 KM. NON AVRÓ COSÍ TANTO TEMPO DA SPRECARE
HO 62 ANNI, NON SONO UN RAGAZZINO, SE CREDETE CHE NON SONO ATTENDIBILE LASCIATEMI PERDERE.
CARA SANDRA LA UNICA CHE SENTO UN POCO INTERESSATA A SEGUIRMI SEI TU, DOVREBBERO SEGUIRE IL TUO ISTINTO FEMMINILE E RENDERE PIÚ FACILE L'APPROCCIO. CREDO CHE PER QUELLO CHE HO LETTO DEL CASO, NON PRENDERE IN CONSIDERAZIONE TANTE PISTE OFFERTE ATTRAVERSO TUTTI QUESTI ANNI E CERCARE DI PERCORRERLE FINO IN FONDO PER VEDERE DOVE PORTAVANO, É STATA LA MANCHEVOLEZZA PIÚ GRANDE DA PARTE DEGLI INVESTIGATORI.
RépondreSupprimerMa cosa ....vi state inventando ? ...un'altro scoop....altri libri olliwuddiani....noto tra l'altro che sul vostro forum qualcuno... vede rosalini dappertutto...come qualcuno vede rose rosse.
RépondreSupprimerHenry62 ...sono rimasto molto sorpreso di alcune tue amicizie (....non è vero, lo sapevo già). Saluti a tutti.
Mario Rosalino
P.S. Questo blog .......è allucinogeno ! :-)
P.S. ....a proposito di allucinazioni date un'occhiata ai links qui http://mostro3.lasanet.com/viewforum.php?f=21
RépondreSupprimerPerché non si rivolge ad un giornalista ? Lucarelli non le ha risposto : ce ne sono altri ! Italiani o stranieri ... Indagare, loro sanno fare ...
RépondreSupprimerHo domandato al mio avvocato se poteva aiutarmi, a Blunotte, a Spezi, volevo collaborare, se potessi parlerei con Giuttari, ma nessuno é interessato ad ascoltarmi.
RépondreSupprimerNel blog molti hanno voglia di scherzare, nel forum di offendere. Tenteró qui in Venezuela
Pensavo che Henry62 l'avrebbe aiutato : nel suo (interessantissimo) blog dice di essere animato da motivi etici ... Peccato.
RépondreSupprimerForse dovrebbe dare qualche informazione in piu' per quanta riguarda il suo amico ...
CM,
RépondreSupprimerLe confermo quanto scritto sul mio blog e quanto ho scritto anche a Lei in risposta al Suo messaggio personale, ma voglio precisare che finora non ho avuto un solo elemento a supporto delle ipotesi fatte in questo blog da "el amigo del Monstruo".
Io non metto in dubbio la parola di nessuno, ma le ipotesi sono ipotesi e le prove qualcosa di diverso.
Al momento, mi dispiace, ma ho letto messaggi che solo per una grande pazienza e per reale volontà di giustizia da parte mia non hanno portato a rispostacce.
Io non devo dimostrare niente e tanto meno dare prova di affidabilità: è chi dice di avere le prove di qualche cosa che deve dimostrare la sua affidabilità.
Non capisco perchè qui si faccia un curioso capovolgimento dell'onere della prova: non siamo noi che leggiamo a dover dimostrare qualcosa, ma chi sostiene di aver fatto scrivere un libro per raccontare una storia.
Noi stiamo solo cercando di capire quanto questa storia sia documentata.
Al momento siamo a zero e non per mancanza di buona volontà da parte nostra.
Francamente, nessuno di noi ha tempo da perdere e finora, nonostante le ripetute richieste, non c'è un solo elemento che consenta una verifica.
Solo parole e ricordi personali.
Ciò non significa che non esistano prove, ma semplicemente che, se esistono, non sono ancora state rese note.
Il mio indirizzo mail è pubblico, se qualcuno ha qualcosa da dire, non ha che da scrivere e gli risponderò.
Saluti
Salve,
RépondreSupprimerMi ha scritto qualche tempo fa.
Le scrivo oggi da parte di ALE che la invita a raggiungerci sul forum, dedicato al Mostro, il cui link è : http://mostrodifirenze.forumup.it/viewtopic.php?t=6&start=1065&mforum=mostrodifirenze
Spero che verrà presto a darci qualche informazione che potrebbe darci luce sul caso e far si' che possiamo aiutarla e capire cosa sia successo.
L'aspetto dunque. Gli altri pure.
Cordiali saluti
Sandra
Lo che temevo si é verificato ed io sono troppo sensibile per continuare in questo modo,
RépondreSupprimeril vostro resterá sempre nient'altro che un bla bla bla, io volevo andare oltre e puerilmente ho creduto che ci fosse stato qualcuno oltre la mia persona veramente interessata ad andare oltre con me.
Cercheró di continuare da solo.
Il mio libro uscirá soltanto quando avró tutti gli elementi, nel frattempo andate a vedere il film di Tom Cruise e continuate a speculare.
Scusate la molestia...Guido
DOPO UN LUNGO SILENZIO, NEL QUALE MI SONO COMUNICATO IN PRIVATO SOLTANTO CON HENRY62, PERCHÉ` PENSAVO FOSSE LA PERSONA IDEALE PER POTER PORTARE AVANTI UN DIALOGO COSTRUTTIVO IN PRIVATO, SENTENDOLO INSENSIBILE E LONTANO DALLE PROBLEMATICHE CHE HO POSTO, GIRO AL BLOG TUTTO CIÓ CHE SONO ANDATO SCIOLTANDO FINO AD ORA CON LA SPERANZA CHE QUALCUN ALTRO PIÚ SENSIBILE E INTERESSATO POSSA AIUTARMII NELLE MIE RICHIESTE.
RépondreSupprimer.
06 de junio de 2009
NON C'É DUBBIO CHE LEI VOGLIA FARMI PARLARE E CHE IO ABBIA VOGLIA DI APRIRMI CON QUALCUNO, PERÓ FINO AD ORA NON MI HA RISPETTATO TANTO, IO VOLEVO ESSERE MESSO IN CONDIZIONI DI AVER FIDUCIA IN QUALCUNO. ORA MI CHIEDE DI RIVELARLE PIÚ COSE. EBBENE FARÓ UN ULTIMO TENTATIVO, DOPO DI CHE SPERO DI ESSERE CONTATTATO DA GIUTTARI, NON SÓ COME SARÁ, PERÓ SPERO CHE QUALCUNO LEGGENDO IL BLOG POSSA RAGGIUNGERLO E INTERESSARLO. SE NON MI DIMOSTRERÁ PIÚ INTERESSAMENTO. DOPO QUESTO ULTIMO TENTATIVO RESTANDO SENZA SODDISFAZIONE, PASSERÓ QUELLO CHE HO SCRITTO AL FORUM E AL MIO BLOG.
ERA ALTO 1.85, ATLETICO DA SEMPRE, BAGNINO DA TUTTA LA VITA , GUARDIA DEL CORPO, AUTISTA DI CARROFUNEBRE DI LUNGA DISTANZA, INSEGNANTE DI SCUOLA GUIDA, PATENTE NAUTICA E PATENTE DA SUBACQUEO, AL TEMPO DEI FRANCESI AVEVA 47, DA SEMPRE AMAVA ED ERA EMULO DI DIABOLIK, GLI ASSOMIGLIAVA COME UN SOSIA....
LE SEMBRA ABBASTANZA PER ORA?
NOME E COGNOME E INDIRIZZO SONO REALI E PER IL MOMENTO NON LO RIVELO
I DETTAGLI SONO NEL MIO LIBRO CHE ANCORA NON PUBBLICO .
SALUTI EL AMIGO DEL MONSTRUO
05 de junio de 2009
RépondreSupprimerEgregio signor Manieri, ho letto con attenzione tutto ció che ha scritto intorno alle pallottole, é senza dubbio interessante quello che dice, l'importante resta la pistola, voglio dire che tutti i tipi di pallottole da lei elencate sono state sparate dalla stessa arma. Ebbene, vogliamo cercarla quest'arma? E se fosse proprio quella del mio amico giacente in una scatola di cartone in un fondo di magazzino della ASL, che per caso ci resterebbe male? Voglio aggiungere ancora qualcosa a quello che le ho scritto la ultima volta e che non ha commentato per niente fin'ora:
Durante quella unica occasione che ebbi io e mia moglie di visitare questo amico nel 91, non solo vidi l'arma "simile a quella usata dal Pacciani",come il mio amico commentó, ma vidi quasi sei metri cubi di giornali e riviste raccolte negli anni piú feroci del fatto e dietro una cortina, fatta di fogli di giornale pieni di ragnatele, sopra un ripiano in un angolo di quella unica stanza dove quel signore viveva da solo, vari contenitori pieni di formalina conservavano dei resti umani, non bene definiti, soprattutto perché non ci feci caso piú di tanto.
Quei reperti li aveva rubati durante delle lezioni di anatomia patologica, mi disse. Molti studenti lo facevano...
Da buon collezonista conoscendolo non puó essersi liberato di tanto importante trofeo, e sicuramente stanno dentro di un cartone. Che vogliamo fare?
Non voglio disturbarlo oltre con quelle che lei puó pensare sono elocubrazioni mentali, se non resteró soddisfatto dalle sue rispote interessate, non continueró a contattarla.
Saluti
31 de mayo de 2009
RépondreSupprimerEgregio sig. Manieri, sono contento che voglia prendermi in considerazione, risponderó a tutte le sue domande, anche se cercheró di continuare ad essere un poco evasivo per il momento, per lo meno fino a quando crederó che possa fidarmi ciecamente di lei. Lei per il suo lavoro fatto in tribunale per il processo Pacciani certamente avrá ricevuto un compenso, io ho faticato non poco a ricercare e a mettere insieme le mie conclusioni e le ho plasmate, perché no, in un libro che voglio pubblicare prima che poi, peró vorrei farlo solamente dopo aver la certezza matematica di non essermi equivocato, per questo stó cercando di non fare dei passi falsi. Le trasmissioni di Lucarelli, il film di Tom Cruise che uscirá presto, il grande lavoro di Spezzi eccetera, sono e restano soltanto speculazioni, troppa gente ci stá guadagnando sopra, perché io non dovrei ? Peró, ripeto, soltanto dopo che mi sono assicurato che ero sulla pista giusta. Questo amico aveva, per quanto ne so io, una sorella della quale per ragioni di dissidie familiari, non seppe piú niente di lei fin dal lontano 63, se avesse avuto dei figli, questi ultimi, se divulghiamo la notizia prima di aver scoperto se era effettivamente lui il mostro, che casino verrebbe fuori? Moralmente non posso rendere noto quello che io penso con nome e cognome, perché irresponsabilmente venga fuori un problema giuridico che ingarbuglieria la faccenda. Soltanto se lei mi garantisce di aiutarmi seriamente nelle indagini finali, che suggeriró come svilupparle, potremo andare avanti, se no resteranno sempre delle semplici speculazioni. Potrei stare qui a scrivere dieci pagine sul perché mi pongo tanti scrupoli, tutto questo é ampliamente spiegato nel mio libro, cosí come quale fú la causa che portó "eventualmente" il mio amico a trasformarsi nella persona tanto cercata.
Risponderó in ordine di numero.
1) Certezze al 99,9%. Dubbi al 0/1%, bisogna ritrovare quella pistola per dissiparli tutti.
2) Di tutti.
Non possono aver sparato, Stefano Mele e company e buttato la pistola nel fosso o nel canneto, avrebbero dovuto buttare anche la scatolina con le pallottole, visto che gli esami balistici dicono che erano tutte della serie H. Qualche traccia di queste pallottole sarebbe venuta fuori. Stefano Mele si addossó la colpa per tirare dentro piú facilmente nella cosa tutto quel gruppito di amici che gli mancarono di rispetto. In ogni modo non é questo di cui voglio parlare, perché non ho studiato bene la cosa.
SEGUITO ....
SEGUITO ...
RépondreSupprimer3) Lo fece sempre in solitario. Fú la garanzia che nessuno poteva tradirsi. Nel primo e nel secondo duplice omicidio
lasciava come segnale qualcosa simile a un triangolo, che non significava niente di esoterico, ma che voleva dire che avrebbe punito il triangolo amoroso. Dal 81 in avanti ebbe il desiderio di lasciare la sua peculiare firma, dopo aver frequentato i corsi di anatomia patologica.
4) Questa risposta é piú difficile, dovrei raccontarle tutta la storia dall'inizio, per il momento si contenti con sapere che le cause furono molteplici e cominciarono dalla forma come sua moglie lo tradí, dai suoi morbosi modi di spiegarmi come e perché avrebbe studiato medicina, dei suoi bassi desideri di conseguire una laurea in ginecologia
5) Dopo gli errori con l'uccisione dei due tedeschi e della coppia che scappó ferita, pensó che era meglio tirare i remi in barca e doveva farlo fuorsviando ancora di piú le indagini. Nei nostri paesini toscani le leggende urbane durano per sempre, per tanto tempo, cosí la sua genialitá gli suggerí di cercarne una da quelle parti e con certezza la trovó nella figura del povero Pacciani. Con quell'invio avrebbe chiuso in bellezza la sua carriera delittiva.
6) Non parló di questo in quella occasione.
7) Vedi risposta n5, non aveva piú ragione di farlo, desiderava entrare nell'olimpo dei criminali come Jack lo squartatore e c'entró a pieni voti, peró non voleva restare anonimo per questo voleva scaricare a qualcuno di sua estrema fiducia il pesante fardello di questa triste veritá.
8) Nel luglio 2008 trovo una busta dimenticata in un cassetto di casa mia in Italia piena di fotocopie dei suoi raggiunti traguardi nella vita, e tra questi una lettera dove mi invitava a visitarlo prima che fosse stato troppo tardi. Stava molto male e voleva confidarmi qualcosa di grave. Ai primi d'ottobre del 2008 fui a cercarlo ma scopríi che era morto nel febbraio 2005.
Cordiali saluti ..el amigo del monstruo....
30 de mayo de 2009
RépondreSupprimerCertamente mi interessa anche che esca il mio libro e soprattutto che qualcuno non mi rubi o manipoli la mia storia. E´una storia molto delicata ed io non sono abituato a fare il pagliaccio, se ho scelto questo mezzo d'informazione é per muovere l'acqua, per trovare qualcuno che seriamente voglia cercare di arrivare fino in fondo. Ho cercato contatti sempre senza essere troppo esplicito e capisco anch'io perfettamente che cosí é difficile farsi prendere sul serio, la mia prudenza e' dettata dal timore di sbagliare gli approcci.
Se veramente vuole saperne di piú mi metta in condizione di aver fiducia in lei. E' una veritá sacrosanta che cerco aiuto per incontrare le ultime prove.
Quel signore era un mio grande amico, nel 91, insieme a mia moglie a casa sua, lui mi fece vedere una Beretta 22, corredata da due scatoline, una vuota ed una piú o meno con un terzo di pallottole ancore inesplose, non ci feci caso piú di tanto perché sapevo che amava le armi per collezionarle, le trattava non come oggetti, ma come se fossero vive. Io vivevo all'estero e per niente seguivo le vicende italiane, voglio dire che non avevo ancora sentito parlare del mostro di Firenze, peró 17 anni dopo mi ritrovai con una busta piena di fotocopie, in poche parole il suo curriculum, del quale andava fiero di mostrarlo all'unico amico vero della sua povera esistenza.
Successe qualcosa che mi fece tremare le budella e stare male, cominció allora a prendere forma nella mia testa che lui poteva essere quello di cui tanto si parlava, fui a cercarlo e scopríi che nel frattempo era morto. Da quel momento cominció il mio tormento. Volevo sapere la veritá, volevo togliermi ogni dubbio.... eccetera....
Io saró in Italia in luglio, se lei é interessato a dialogare senza essere brutale, che ben venga
a presto - El amigo del monstruo -
17 junio de 2009
RépondreSupprimerHENRY62
Egregio signor Manieri,
Innanzitutto voglio chiederle umilmente scusa per aver abusato del suo tempo e per aver frainteso il suo iníziale interessamento alla mia richiesta d’aiuto.
Non potevo chiudere il nostro approccio senza darle le mie scuse, continueró a cercare la via che porta alla veritá da solo, smetteró di scrivere nel mio blog, perché vedo che non fú una brillante idea.
Che potevo aspettarmi che giá non sapevo?
Se avessi avuto in mano la prova ultima e piú importante, non mi sarei appellato ad un blog, avrei denunciato seduta stante il fatto alla magistratura.
E’ chiaro e voglio ricordarlo, iniziai l’approccio dicendo che per sapere la veritá dovevo trovare la strada per aprire quelle scatole depositate in un magazzino del’ASL di Lucca o di Viareggio, lei mi disse di essere un tecnico e che io avrei avuto bisogno di un investigatore.
Costa troppo un investigatore, questo dovrebbe essere il lavoro della magistratura.
Ma come faccio a farmi prendere sul serio se nessuno vuole indagare?
Forse non ci sará piú traccia di niente, sono trascorsi abbondantemente 4 anni dalla sua morte.
Tra pochi giorni saró in Italia, vedró come fare per farmi attendere da qualcuno del ASL. L’aiuto che cercavo era soltando questo, qualcuno che mi aiutasse a far aprire quelle scatole.
Perché dovrebbero quei reperti trovarsi in quelle scatole?
Viveva a Torre del lago Puccini e traslocó nelle case del comune a Viareggio, era un gran meticoloso e geloso come nessuno delle sue cose. Le sistemó tutte in varie scatole di cartone, e cosí rimasero nella nuova casa fino al sopraggiungere della improvvisa morte. Non avendo parenti chissá se gli impiegati del ASL, curiosi, avranno aperto quelle scatole.
Il mio libro uscirá soltando se scopriró la veritá, e la veritá é in quelle scatole.
Tra gli oggetti che lui custodiva o collezionava con tanto ardore, c’era una spada del tempo delle repubbliche marinare, che fú di mia proprietá e che io cambiai, dietro sua richiesta per un Flobert 9 quando ero ragazzo.
Il movente di tutta la questione fú un cresciendo rossiniano di tradimenti da parte di sua moglie e improvviso abbandono nel lontano maggio 68.
Pacciani non sapeva usare il bisturí, lui si.
Ps. Se proprio non avrá voglia di mandarmi al diavolo, e al contrario, non só come potesse in veritá aiutarmi, mi risponda una ultima volta per dirmi se accetterá un incontro una volta che saró in Toscana.
Cordialmente, Guido.
A completamento del breve scambio di email ricevute da Guido, che sono state tutte pubblicate su questo blog, vorrei solo dire che ho declinato l'invito ad incontrare chicchessia.
RépondreSupprimerPer quanto mi riguarda il discorso è chiuso e dal breve scambio di mail, come ho già detto, non sono emersi dati se non generici sospetti o deduzioni personali che, ovviamente, non posso in alcun modo valutare.
Per questo motivo sospendo il giudizio sull'intera questione; ovviamente gli interlocutori per qualunque attività che ruoti attorno a questioni tanto delicate non possono che essere i riferimenti istituzionali, cui rinvio Guido.
Cordiali saluti
Gentilissimo signor Guido, sono interessato alla sua storia. Mi piacerebbe saperne di più, può scrivermi privatamente se vuole all'indirizzo email: ilbravo62@gmail.com
RépondreSupprimerPotrei essere utile alle sue ricerche se riuscirà a convincermi. Le mie tesi sono lontane dalle sue, tuttavia il suo racconto mi incuriosisce. Grazie per l'attenzione.
Gentile signore, anche io sono interessato e avrei delle domande da farle.
RépondreSupprimerPuò contattarmi al seguente indirizzo: adam_kadmon@virgilio.it
Grazie mille
Signor Guido, ho scoperto per caso questo blog solamente questa sera.
RépondreSupprimerOrmai e'passato molto tempo e vedo che il libro e' gia stato pubblicato.
Ha ancora bisogno di aiuto ?
In ogni caso sarei disposto a fornirle la mia disponibilità; nel caso mi volesse contattare il mio indirizzo email è moon_wolf79@yahoo.it